La Grotta del Garrone


Ognuno di noi possiede delle inclinazioni che, volenti o nolenti, ci portano ad osservare il mondo focalizzando l’attenzione su alcuni aspetti che, più degli altri, catturano il nostro interesse. Nella scelta di una destinazione, quindi, siamo sempre portati a preferire una meta che possa soddisfare le nostre preferenze.
Non sono molti però i luoghi che riescono a contenere, e delimitare, un patrimonio talmente variegato di risorse da poter conciliare gli interessi ambientali, naturalistici, culturali e storici.
E’ possibile localizzare una di queste aree geografiche così eccezionali a poche decine di chilometri dal centro di Palermo, dove sorge il caratteristico paese di Piana degli Albanesi. Un nucleo abitativo, incastonato, e protetto, tra il rilievo montuoso denominato Serre della Pizzuta ed il suo omonimo lago, il bacino artificiale più antico della Sicilia, simbolo di prosperità ed orgoglio della comunità. Una comunità che da seicento anni riesce a difendere, e conservare, le proprie tradizioni culturali, etniche, religiose e linguistiche, insegnando la lingua arbëreshe nelle scuole, al pari della lingua italiana o, anzi, viceversa. E’ innegabile che la conservazione di questo patrimonio culturale sia avvenuta per opera di una forte volontà, ma la collocazione geografica di Piana degli Albanesi non può che avere agevolato il distacco, e la protezione, dall’ambiente culturale, ed etnico, circostante.
Il complesso montuoso di Serre della Pizzuta divide, idealmente e geograficamente, il paese di Piana dalla fascia costiera di Palermo, e rappresenta una delle zone verdi più affascinanti della regione. Proprio sul versante che si riflette sul bacino del paese risplende uno dei diamanti naturalistici più affascinanti della Sicilia, la Grotta del Garrone, espressione magnifica di duecento milioni di attività carsica, scolpita tra le placche tettoniche, modellata all’interno della montagna, e decorata in modo sublime dalla sua corona di rarissime felci, in questa varietà presenti in Sicilia solo in pochi e delimitatissimi territori. Non importa quanto dobbiate faticare, scarpinare nel fango o nella neve, perchè le visioni più abbaglianti vi faranno sempre trascurare lo sforzo impiegato.

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